Thursday, January 22, 2015

Endometriosi: come comportarsi in cucina!

L’endometriosi è una malattia esclusivamente femminile e porta tutto l’apparato riproduttivo in uno stato di infiammazione cronica. Purtroppo non è stata fatta ancora la giusta propaganda informativa e sono tante le donne che non hanno mai sentito parlare di questa patologia.

Oggi voglio parlarvi dell’endometriosi, accennando ai sintomi, le cause e le conseguenze, ma soffermandomi in particolar modo sull’argomento che più ci interessa, l’alimentazione.

Questa malattia colpisce esclusivamente le donne che sono in età fertile. Particolarmente a rischio sono coloro che hanno un età compresa tra i 29 e i 39 anni. Secondo le statistiche, sono circa 3 milioni le donne (solo in Italia) che ne soffrono.

Purtroppo non è facile diagnosticarla. Il medico potrebbe arrivare a formulare la giusta diagnosi dopo diverse sedute. La donna soffre di endometriosi quando l‘endometrio, cellula che riveste le pareti interne dell’utero, vanno a impiantarsi in altre zone dell’apparato riproduttivo.Potrebbero quindi trovarsi nella parte esterna dell’utero, tube, vagina, ovaie. In alcuni casi (molto rari) potrebbe arrivare anche ai polmoni, la cute e l’intestino.

Quando la donna si trova in età fertile è pronta ad accogliere l’ovulo. Per far ciò l’endometrio aumenta le sue dimensioni. Qualora l’ovulo non viene fecondato la membrana viene espulsa attraverso la mestruazione. Tutto questo viene regolato dagli ormoni.

Il corpo, ogni singola cellula reagisce agli ormoni. Anche quando le cellule in questione si trovano fuori dall’utero. Anche loro quindi “avrebbero la tentazione” (per dirlo in parole spicciole) di lasciare il corpo, ma di fatto non possono. Mestruazione dopo mestruazione così gli strati aumentano e anche il dolore.

Passiamo adesso alle cause che potrebbero far sorgere il problema. In realtà non sono ancora del tutto chiare ma sono state tracciate delle ipotesi.

Giovane etàEredità famigliareMestruazioni retrograde: vale a dire quando il flusso mestruale risale verso le tube invece di scendere. In questo modo si disperdono le cellule del tessuto interno, le quali si moltiplicheranno.Le cellule vengono trasportate nell’organismo attraverso la circolazione sanguigna e linfatica.Problema con il quale la donna nasce perché le cellule uterine sono già impiantate altrove.Ristagno del sangueLesioniInfiammazioni dell’areaDecomposizione del tessutoTessuto cicatrizzante ulteriore e dolore relativo.Il 30% delle donne circa che soffre di endometriosi potrebbe andare incontro a sterilità.3% di possibilità di tumore ovarico.

Ovviamente sarà il medico a illustrarvi tutta la situazione, queste sono solo informazioni a carattere puramente illustrativo. Passiamo adesso ai sintomi.

Spesso i sintomi dell’endometriosi non sono facili da riconoscere perché associati a un semplice “fastidio” (per minimizzare) mestruale. Vediamo quali sono i più comuni:

Dolori addominaliNel 65% dei casi vi è dolore dopo il rapporto sessualeDissenteria o stipsiDolore durante l’evacuazionePerdita di sangue dal rettoInfertilitàStanchezza cronicaTracce di sangue nelle urineDolore alle ovaieAborto spontaneoMestruazione abbondantePerdita di sangue anche quando non vi sono le mestruazioni

Adesso passiamo alla parte a “tema”, quella che più ci interessa. Se state leggendo infatti, con molte probabilità sapete già di avere l’endometriosi e di fatto questa è la parte pratica, quella che potrebbe esservi utile.

Chiariamo subito che l’alimentazione non serve a sconfiggere il problema. A oggi l’unica terapia conosciuta è la chirurgia e purtroppo neanche lei è definitiva. Tuttavia grazie all’alimentazione potete ridurre l’infiammazione. Vediamo quindi quali sono i cibi “si” e i cibi “no”.

Partiamo con i cibi consigliati dagli esperti per diminuire l’infiammazione e di conseguenza il dolore.

1. Omega 3

Questi acidi grassi essenziali svolgono un ruolo chiave nella prevenzione dei tumori. Riescono inoltre ad attenuare le infiammazioni perché stimolano la produzione di prostaglandina. Questa sostanza si trova soprattutto nel salmone, il pesce azzurro e il tonno. Dovete fare però molta attenzione alla provenienza. Spesso infatti questi pesci sono stati a contatto tutta la vita con sostanze nocive.

Altri alimenti ricchi di omega 3 sono le noci e l’olio di oliva. Questi acidi grassi essenziali oltre a favorire l’attenuarsi dell’infiammazione aiutano anche a ridurre le probabilità di soffrire di cuore e prevengono le sindromi metaboliche.

Potete approfondire e scoprire tutte le proprietà benefiche dell’omega 3 grazie all’articolo Omega 3: perché fa bene e in quali alimenti trovarlo. 

2. Fibre

L’importanza delle fibre è “universalmente” conosciuta. Queste fanno bene a tutto l’organismo e prevengono la formazione di tumori. Aiutano in caso di stipsi e ripuliscono l’organismo.

Nello specifico le fibre riducono la presenza di estrogeni che circolano nel sangue. In questo modo vi è un incidenza minore su quei tessuti dipendenti dagli ormoni in questione. Le fibre permettono di migliorare la digestione e allo stesso tempo il funzionamento generale dell’intestino.

Anche le fibre così come gli Omega 3 aiutano a ridurre l’infiammazione. Questo effetto è dovuto dagli antiossidanti.

I cibi più ricchi di fibre sono le verdure, la frutta, il riso integrale e i legumi. Dovrebbero comporre circa il 20-30% dei pasti giornalieri.

è molto importante consumare regolarmente i cibi che sono ricchi di minerali e vitamine. Fortificano il sistema immunitario e gli stati infiammatori. Anche la carne deve essere consumata, ma senza eccedere. Soprattutto deve essere sempre accompagnata da una quantità generosa di verdure.

Non devono essere consumati, o almeno devono essere portati al minimo, i cibi irritanti e che provocano infiammazione. No a:

AlcolCaffeinaCioccolatoBevande zuccherateCarboidrati raffinatiZuccheri raffinati

Dovete fare particolare attenzione al tipo di prodotto che acquistate. Purtroppo in agricoltura  i pesticidi sono ampiamente utilizzati e questi influiscono negativamente sulla nostra salute oltre che su quella ambientale. Anche questo è un problema da non sottovalutare se soffrite di endometriosi.

Dovete quindi acquistare i vostri prodotti solo da persone di fiducia. I prodotti dovrebbero essere biologici al 100% così da essere sicuri che contengono solo la minima quantità di pesticidi, è brutto a dirsi ma spesso anche il bio 100% non è totalmente privo delle sostanze nocive, non tanto per una scorretta coltivazione ma perché è l’aria stessa a essere inquinata e i prodotti inevitabilmente vi andranno a contatto.

Non è da meno comunque una recente scoperta secondo la quale due pesticidi (il beta-esaclorocicloesano e gli organoclorurati) aumentano le possibilità di veder sorgere la patologia in questione di circa il 30%. 


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